SENATO DELLA REPUBBLICA
-------------------- XIX LEGISLATURA --------------------
10ª Commissione permanente
(Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale)
*162a seduta: mercoledì 7 febbraio 2024, ore 19,15
163a seduta: giovedì 8 febbraio 2024, ore 9
ORDINE DEL GIORNO
INTERROGAZIONE ALL'ORDINE DEL GIORNO
BEVILACQUA, LOREFICE, PIRRO, MAZZELLA, NATURALE, LICHERI Ettore Antonio, MAIORINO, LICHERI Sabrina, LOPREIATO, BILOTTI, MARTON, CASTIELLO, ALOISIO, PIRONDINI, DE ROSA, SCARPINATO, CATALDI, DI GIROLAMO, CASTELLONE, NAVE, PATUANELLI, GUIDOLIN - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali
Premesso che:
a inizio 2022, risultavano 2.294 unità ispettive (suddivise in 2.054 ispettori ordinari e 240 ispettori tecnici) in servizio presso l’Ispettorato nazionale del lavoro, ovvero l’agenzia unica per le ispezioni del lavoro, che integra i servizi ispettivi del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, dell'INPS e dell'INAIL, istituita ai sensi del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 149, e operativa dal 1° gennaio 2017;
a seguito di procedura concorsuale bandita nel 2019, successivamente sospesa a causa dell’emergenza da COVID-19 e infine espletata nell’ottobre 2021, sono risultati idonei 2.984 concorrenti. Ad oggi, lo scorrimento della graduatoria arriva alla posizione 1.951 per l’assunzione di 691 ispettori ordinari (di queste, 64 posizioni erano riservate al personale interno di ruolo, dunque prevedendo 627 assunzioni esterne). Esiste, dunque, il reale rischio che tale graduatoria, che ha valenza biennale (fino a giugno 2024), scadrà per lentezza delle procedure di scorrimento e assegnazione delle sedi, senza aver coperto tutti i posti, causando un notevole danno erariale, non permettendo l’assunzione di numerosi candidati risultati idonei;
simili numeri risultano inferiori a quanto previsto dalla legislazione vigente di ben 460 unità di ispettori ordinari, dato che, entro fine 2023, ai sensi del piano triennale di fabbisogno 2021-2023 dell’Ispettorato, ne dovrebbero essere assunti altri 1.151. Tale numero si ottiene sommando le previsioni di turnover della dotazione organica dal 2020 al 2023, pari a 551 unità, oltre a quelle autorizzate dalla legislazione speciale, pari a 600 ispettori ordinari, di cui 150 unità previste dal decreto del Ministero per la semplificazione e la pubblica amministrazione, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze, 24 aprile 2018, n. 15243, e 450 unità previste dall’articolo 1, comma 445, della legge 27 dicembre 2017, n. 205;
secondo l’osservatorio sulle imprese dell’INPS, il quale prende in esame le imprese attive del settore privato non agricolo che hanno l’obbligo di presentare una denuncia contributiva mensile per il pagamento dei contributi previdenziali dei propri dipendenti nell’anno considerato, il numero di imprese non agricole attive in Italia nel 2021, ultimo anno per il quale sono disponibili i dati, è pari a 1.647.154 unità. A queste, andrebbero aggiunte 401.000 imprese che, secondo gli ultimi dati ISTAT del 2020, svolgevano la propria attività principale nel settore agricolo;
è facile notare come, rispetto a un simile numero di imprese, il numero di ispettori attualmente presenti sia decisamente insufficiente per svolgere un effettivo controllo (anche laddove dovessero venire sottratte dal totale le imprese presenti nei territori della Sicilia e delle province di Trento e Bolzano, nei quali non sono attivi gli ispettori dell’INL);
considerato che appare evidente che non solo il numero di assunzioni previste dalle norme ordinarie e straordinarie non risulta rispettato, ma anche che il numero di ispettori attualmente in servizio risulti drasticamente inferiore rispetto alle reali necessità del Paese,
si chiede di sapere:
quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda prendere al fine di dare piena attuazione alle norme vigenti rispetto all’assunzione di nuovi ispettori, non soltanto rispetto ai 691 previsti da bando del 2021, ma anche allo scorrimento della graduatoria allo stesso riferita, almeno fino a giungere agli aggiuntivi 1.301 ispettore già previsti da dette norme;
se non ritenga necessario valutare una proroga della graduatoria al fine di assumere nel più breve tempo possibile, e senza ulteriori spese, le unità mancanti per un regolare funzionamento dell’ente;
se non ritenga, infine, necessario prevedere la realizzazione di un’ambiziosa campagna di rafforzamento dell’organico dell’Ispettorato nazionale del lavoro, al fine di aumentarne il personale per garantire un’adeguata sorveglianza delle imprese italiane, a tutela dei lavoratori e di tutte le aziende che rispettano appieno le norme, tanto rispetto alla sicurezza dei lavoratori, quanto alla regolarità dei rapporti di lavoro.
(3-00413)